Letras del Disco

 

 

UN NUOVO GIORNO O UN GIORNO NUOVO...

 

Bentornato a questo sole
nelle camere di tutto il mondo
quando allaga letti e cuori
che si girano per un secondo

uno specchio che si invecchia
mentre raschiano i sogni e il mento
a ricominciar le strade
e li coglie di fianco il vento

e spalle strette vanno
nelle vie echi di luce come di candela
camicie silenziose nel mattino
che si spacca in due come una mela

ombre di donne pigre
s'aggiustano le calze e baciano rossetti
s'affrettano alla vita inseguite
da un mare di capelli e di tetti

e tutti amore
a dare indietro ieri
per un altro cuore
e un mucchi di pensieri

e tutti in fila
verso il vento del duemila
e noi al centro
di un frammento della vita

sotto questo cielo muto
una scena ferma che riprende
e si affaccia alle finestre
mentre tirano sospiri e tende

e la gente si alza insieme
come quando c'è un gol allo stadio
e si accendono rumori
e notizie fresche della radio

quando gli uomini
correndo stringono le giacche ed i polmoni
ognuno e la sua storia in macchine
di latta che si inseguono a milioni

e le ragazze dei tram
che scrivono messaggi dentro le bottiglie
e in fondo ad un diario e sognano
appese ai desideri e alle maniglie

e tutti quanti
a risalir dal fondo
e andare avanti
come se iniziasse il mondo

e tutti accanto
e ognuno un po' da solo
a dire quando
si potrà partire in volo

e i ragazzi
in giacche colorate ai gusti misti
ribelli e un po' svogliati vanno in classe
come si entra dai dentisti

gli innamorati pazzi
che vivono il più bello degli amori
gli occhi traboccanti cantano
più forte dei motori

e tutti adesso
in contro a un sogno
che non è lo stesso
ma ne abbiamo già bisogno

e tutti
ci guardiamo intorno
e ci chiediamo se
se questo è un nuovo giorno
o un giorno nuovo
un giorno nuovo
nuovo un giorno nuovo
 

L'AMICO E DOMANI

 

L'amico e io
persi dentro un vento di uccelli che cambiano stagione
in un vialetto di alberi magri e chiazze tiepide di sole
un prete e la sua gonna nera volano felici dietro a un pallone

l'amico e io
aspettiamo l'auto e tutti insieme aspettano da soli
e le ragazze ridono fresche come mazzi di insalata
una riga sulla pelle blu del cielo e teste alzate come girasoli

l'amico e io
ai capolinea di gente solita assonnata
e i pensionati piegano il giornale sedere grosso e polpaccetti
ai banchi del mercato donne pezzi di stoffa svelta e colorata

l'amico pensa a casa sua
tra un mese deve andare via
e in ogni angolo vissuto
lasci una spina di nostalgia

domani allungheremo i passi
ognuno dietro alla fortuna
e lanceremo sguardi e sassi
a coglier la luna

noi domani avremo un'altra faccia
e una città che aspetta fuori
e stringeremo tra le braccia
avanzi di amori

l'amico e io
e un baretto di ragazzi allegri annoiati amari
l'ultima coda di un randagio tra i cantieri dei palazzi nuovi
una maestra gioca nel cortile più piccoletta dei suoi scolari

l'amico
e una finestra sola per contenere tutto il mondo
ed un armadio a specchi con la carta ed i ricordi messi dentro
si calma il cuore con la mano che a furia di usarlo gli diventa tondo

l'amico mette su il caffè
e in fondo sa dentro di sè
che non sarà mai più lo stesso
si studia le scarpe e la strada dov'è

domani ci sarà altra gente
occhi diversi e voci
e un cuore per segnare le ore lente
e gli anni veloci

noi domani andremo un po' più in fretta
riprenderemo fiato
dentro un' altra sigaretta
e domani e passato
 

UOMINI PERSI

 

Anche chi dorme in un angolo pulcioso
coperto dai giornali le mani a cuscino
ha avuto un letto bianco da scalare e un filo
di luce accesa dalla stanza accanto
due piedi svelti e ballerini a dare calci al mare
nell' ultima estate da bambino
piccole giostre con tanta luce e poca gente
e un giro soltanto

anche questi altri strangolati da cravatte
che dentro la ventiquattrore portano la guerra
sono tornati con la cartella in braccio al vento
che spazza via le foglie del primo giorno di scuola
raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi
tra i montarozzi di terra
e al davanzale di una casa senza balconi
due dita a pistola

anche quei pazzi che hanno sparato alle persone
bucandole come biglietti da annullare
hanno pensato che i morti li coprissero
perchè non prendessero freddo e il sonno fosse lieve
hanno guardato l' aeroplano e poi l' imboccano
e son rimasti così senza inghiottire e ne' sputare
su una stradina e quattro case in una palla di vetro
che a girarla viene giù la neve

anche questi cristi
caduti giù senza nome e senza croci
son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi
sulle barchette coi gusci delle noci
e dove sono i giorni di domani
le caramelle ciucciate nelle mani
di tutti gli uomini persi
dal mondo
di tutti i cuori dispersi
nel mondo

quelli che comprano la vita degli altri
vendendogli bustine e la peggiore delle vite
hanno scambiato figurine e segreti
con uno più grande ma prima doveva giurare
teste crollate nel sedile di dietro
sulle vie lunghe e clacsonanti del ritorno dalle gite
e un po' di febbre nei capelli ed una maglia
che non vuole passare

e i disperati che seminano bombe tra poveri corpi
come fossero vuoti a perdere come se fossero pupazzi
seduti sui calcagni han rovesciato sassi
e un mondo di formiche che scappava
le voci aspre delle madri che li chiamavano
sotto un quadrato di stelle dentro i cortili dei palazzi
e la famiglia a comprare il cappotto nuovo
e tutti intorno a dire come gli stava

anche questi occhi
fame di nascere per morir di fame
si son passati un dito di saliva sui ginocchi
e tutti dietro a un pallone in uno sciame
leggeri come stracci e dove fanno a botte
dov'è un papà che caccia via la notte
di tutti gli uomini persi
dal mondo
di tutti i cuori dispersi
nel mondo
 

LA VITA E' ADESSO

 

La vita è adesso
nel vecchio albergo della terra
e ognuno in una stanza
e in una storia
di mattini più leggeri
e cieli smarginati di speranza
e di silenzi da ascoltare
e ti sorprenderai a cantare
ma non sai perché

la vita è adesso
nei pomeriggi appena freschi
che ti viene sonno
e le campane girano le nuvole
e piove sui capelli
e sopra i tavolini dei caffè all'aperto
e ti domandi certo
chi sei tu

sei tu che spingi avanti il
cuore ed il lavoro duro
di essere uomo e non sapere
cosa sarà il futuro

sei tu nel tempo che ci fa più grandi
e soli in mezzo al mondo
con l'ansia di cercare insieme
un bene più profondo

e un altro che ti dia respiro
e che si curvi verso te
con un'attesa di volersi di più
e non capir cos'è

e tu che mi ricambi gli occhi
in questo istante immenso
sopra il rumore della gente
dimmi se questo ha un senso

la vita e' adesso
nell'aria tenera di un dopocena
e musi di bambini
contro i vetri
e i prati che si lisciano come gattini
e stelle che si appicciano ai lampioni
milioni
mentre ti chiederai
dove sei tu

sei tu che porterai il tuo amore
per cento e mille strade
perchè non c'e' mai fine al viaggio
anche se un sogno cade


sei tu che hai un vento nuovo tra le braccia
mentre mi vieni incontro
e imparerai che per morire
ti basterà un tramonto

in una gioia che fa male di più
della malinconia
ed in qualunque sera ti troverai
non ti buttare via

e non lasciare andare un giorno
per ritrovar te stesso
figli di un cielo così bello
perchè la vita è adesso

è adesso
è adesso
 

TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO

 

L' inverno passa basso in cielo
e un vento a strisce viene da lontano
un cane gli corre dietro storto
leccando i muri della strada
la ragazzina ha un sorriso croccante
e un cuore come un melograno
e lui la tiene ha paura che gli cada

la ragazzina respira distratta
e si ravvia i capelli e i pensieri
il ragazzo da' una schicchera alla cicca
e poi la calcia via come una palla
la donna ha messo il suo vestito più magro
e un po' più di allegria negli occhi seri
l' uomo ha lasciato i baffi
e la cravatta gli si rovescia sulla spalla

la ragazzina
sembra appesa a un palloncino
e sulle guance in fiamme le si accendono domande
la ragazza nell' acqua bella dei suoi occhi chiari
di un mare al mattino
e tra i suoi teneri polsi
trema già un destino troppo grande

la donna guarda l' uomo
e vede un pezzo di sua figlia
e il loro vecchio modo di chiamarsi
e di giocare
la ragazzina ha sguardi lenti
che le cadono giù dalle ciglia
due ali piccole che imparano a volare

la ragazza si volta e il vestito
si incolla sulle gambe e il seno
lui si conta le parole in tasca
e la sua voce e' come dietro un vetro
la donna ha lo stesso odore
e il tempo le ha portato qualche anno in meno
si scalda dentro le mani e resta indietro

la ragazzina e le sue scarpe inglesi
schiacciano un fango di cioccolata
in un silenzio di gomma americana che butta
e prova a fare centro
per la ragazza il film si ferma di colpo
la verità sul collo e' acqua gelata
e tra le labbra secche di cartone
un urlo basso sale s da dentro

la donna ride strano
e le mancano i ginocchi
e stringe l' anima
e una vita intera in mezzo ai denti
la ragazzina e il ragazzino
hanno una voglia che gli invade gli occhi
ed una folla di baci lievi e brevi
come cerini spenti

la ragazza e il suo amore
che le muore tra le braccia
raccoglie un pezzo di dolore
e ci si taglia il cuore
l'uomo e la donna accarezzando un sogno
si accarezzano la faccia
confusi stretti
in uno stesso batticuore

e a due a due vanno via
dentro un' aria tagliente a vetrini
di un pomeriggio nudo
le radio dietro alle persiane
e "tutto il calcio
minuto per minuto"
 

ANDIAMO A CASA

 

I miei occhi miopi
persi nel tuo campo biondo di capelli
adesso che stuzzichi i ricordi
ed i tuoi anelli

ho riempito il cuore con la polvere da sparo
e poi scoppiare
annegando in fondo ad un bicchiere
o in fondo al mare

le tue gambe trasparenti
nella gonna tesa
musiche da parrucchiere
scendono dall'alto

rido come un coso
di una macchina a sorpresa
e asciugo le ferite
dal tuo smalto

un via vai di voci e visi
del colore delle vie di fuori
che perde un po' di fretta
fra i caffè e i liquori

se il tuo cuore avesse le finestre
io potrei saltarci dentro
e farti trovare tutto a pezzi
al tuo rientro

la mia faccia da lepre
all'apertura della caccia
si riflette dentro il vetro
e le scritte al contrario

io volevo soffocarti
dentro a queste braccia
e poi chiudere il sipario

no che non e' niente
anche se son bianco
forse qui c'e' troppa gente
sono solo stanco

andiamo lontano
la dove nessuno ci può toccare
a vincere il tempo
che abbiamo ancora da ridere e da cantare
e accendere fuochi
per non sentir mai più freddo

andiamo via insieme
a darci la mano senza vergogna
a viverci dentro
gli occhi strappati dei matti e di chi sogna
ragazzi per sempre
perchè non andiamo a casa

quattro frasi fiacche
cadono per terra
e nell'indifferenza
avevo un po' di sicurezza
e son rimasto senza

domattina mi alzerò un po' prima
a far la fila allo sportello
degli amori smarriti
per cercare il nostro poverello

conto i soldi spiegazzati
e pagherei un miliardo
per sfasciarmi sopra un letto
e spengermi nel sonno
prima che mi lasci attraversare
dal tuo sguardo
infilzato come un tonno

no va tutto bene
ho dormito poco
fino a che la vita tiene
e va avanti il gioco

andiamo via presto
in fondo al silenzio per dirci ora
le cose mai dette
e tutte quante le cose da dire ancora
e mettere la chiave del cuore
sotto il tappeto

andiamo via soli
a chiederci un bacio e rubarne cento
in mezzo alla strada
con le guance incavate per bere il vento
che smorza le stelle
perchè non andiamo a casa

andiamo via adesso
a comprare un metro di paradiso
a prendere un secchio
per buttarci acqua fresca sul viso
a pensare a un figlio
e a un albero di natale

andiamo via amore
a mettere a posto la nostra stanza

a starci vicino
quando trovarci vicino non e' abbastanza
a chiuder la porta
perchè non andiamo a casa
andiamo a casa
 

AMORI IN CORSO

 

Amori a cavalcioni sui muretti si sfiniscono di baci
con un' ansia dolce e il cuore rotto,
amori incatenati sulle moto vanno scoppiettando
incontro al mare con il costume sotto,

amori delle ultime file
che all' uscita dei cinema ancora hanno i volti accesi
amori dei gelati di aprile
benedetti dal sole come panni stesi

amori sbullonati in riva al bar sulle lambrette
che aspettano un' estate nuova e azzurra e un' altra storia
amori rifugiati in fondo a un tram di gente che ritorna
occhi impigliati s'imparano a memoria

amori di domenica al centro
angeli e santi che piombano giù da chiese di carbone
amori che l' inverno ha rinchiuso dentro
per terra si rigirano in una canzone

amori lunghi di tramontana
si accompagnano e bevono eccitati le scale in un sorso
amori dentro sciarpe di lana
tuffati nelle strade degli amori in corso

amori di mare
quando la pelle s' increspa e ha paura
sono una cosa sola con le stelle
e il velluto di una notte scura

amori
che sono nati quando e' nato il vento
che spoglia il cielo degli ultimi colori
ed un intero giorno che tramonta e se ne va più lento

amori
eterni come l' acqua alle fontane
e i giorni sono un po' più lunghi e si esce fuori
a respirare gli orizzonti e le montagne pi lontane

amori sotto vuoto dentro le cabine e un sole
che va giù insieme al gettone parlano con le mani
amori corsi a ripararsi al buio dei portoni
si scrollano la pioggia dai capelli come i cani

amori dei vernice sui muri
quando la campana fa volare i ragazzi di scuola
amori a un ballo come canguri
cuori mischiati su una pista di stagnola

amori sfumati nel vento
in auto gonfie di musica e di sere accelerate
amori matti che si corrono dietro
e si sdraiano ad asciugare le anime bagnate

amore di neve
quando l' aria impazzisce di bianco
e tra le braccia quel senso d' amore
che ci consuma e ci fa il cuore stanco

amori
quanti chilometri di amori al mondo
un po' smarriti in questo traffico di cuori
così diversi così uguali di una vita o di un secondo

amori
che sono vivi in questo stesso istante
che mi confonde in altri giorni e in altri odori
adesso che non ti conosco adesso che tu sei distante

amori
mille miliardi nell' universo
mille miliardi di stelle e di dolori
adesso che ancor prima di trovarti forse ti ho già perso
 

E ADESSO LA PUBBLICITA'

 

Tu dietro un vetro guardi fuori
lungo il luccichio dei marciapiedi
e la gente si è dissolta nella sera

tua madre altezza media sogni medi
che sbatte gli occhi da cammello
e non si è rassegnata e neanche spera

un cespuglio di spini tuo fratello
che pensa sulle unghie delle dita
appitonato con un' aria da bollito

tuo padre mani da operaio a vita
che ride e gli si spacca il viso
impallidito di tv

tu fretta di vivere qualcosa
e ogni cosa è già un ricordo liso
e adesso la pubblicità

tu e le tue voglie imbottigliate
occhi come buchi della chiave
e un' ansia indolenzita sotto neve bianca

tuo padre aspetta sempre qualche nave
funambolo sul filo del passato
e cena con una bistecca stanca

tuo fratello è un grammofono scassato
un fiume di pensieri in fuga
si specchia in un cucchiaio e fa una bocca storta

tua madre si rammenda qualche ruga
e una domanda di dolcezza
che porta in tavola e va via

tu nascosta in fondo a un' amarezza
a far finta che il mondo sia un bel posto
e adesso la pubblicità

ma che giorno è è tutti i giorni
ed una sera ogni sera
e questa sera come le altre

che si siede accanto
e non c'è niente che ritorni
nient' allegria e nessun cerino
per dare fuoco a tutto quanto

tu in quella schienuccia di uccellino
che si curva e si vedono gli affanni
dei tuoi domani e dei tuoi pochi anni

tuo padre si strofina le mascelle
come impanate nella barba
una sigaretta in mezzo ai denti e lui ci parla intorno

tua madre che si sveglia a strappi e scuote
tutta la polvere di un giorno
senza persone e novità

tuo fratello scemo che dà uno spintone
al tuo cuore rovesciato come tasche vuote
e adesso la pubblicità

oggi è quasi un secolo di noia
e che si fa domani e dopo
e poi nei prossimi vent' anni

figli di speranze
per un attimo di gioia
nella città di antenne e cielo
e luci grigie delle stanze

e la notte cade come un telo
a smorzare gli occhi ed i televisori
e tu dietro un vetro guardi fuori.
 

UN TRENO PER DOVE

 

Vorrei un biglietto per un posto
dove non ci sono i cani
poveri granelli di pepe
abbandonati in mezzo ad un'estate
un posto dove non ci sono vecchi soli
che amavano molto la moglie
e tengono i nipoti in un portafoglio
di foto ciancicate
dove gli uccelli tagliano l'autunno
e l'aria non si rompe in uno sparo
dove nessuno e un'isola
e l'anima non s'incarta nel denaro
dove la paura non passa più
nei nostri occhi di conigli
e non c'è più da scavalcare nessun muro
dove i soldati tornano alle case
e si accovacciano coi figli
a colorare un cielo un po' più largo di futuro
un treno per dove
il giorno non finisce
e il sole e un grido in mezzo al viso
dei mattino di un sorriso
un treno per dove
non arrivi il vento di follia
che gela il cuore
e che ci trascina via
un posto senza le borgate
calce e polverone
bucate da mille finestre uguali
che si mangiano la campagna
dove non c'è più attesa
ma un lavoro da sputare nelle mani
dove il tempo inganna gli orologi
e questa corsa assurda per domani
dove le ombre corte dei bambini
non si fermano in un pianto
lasciate indietro dalla fretta degli adulti
dove tutti sono persone
e ognuno ha un sogno ed un pensiero suo soltanto
e un uomo non si piega con le botte e con gli insulti
un treno per dove
il mare e grano azzurro
e un saluto di gabbiani
sulle barche e tra le mani
un treno per dove
accenderai la luce
e sarai un bicchiere d'acqua
nelle notti dei miei guai
un treno per dove
libero e ribelle
correrò come un cavallo
sotto grappoli di stelle
un treno per dove
non ci sia lo spazio
per perderti di più
un treno per dove esisti tu
 

NOTTE DI NOTE NOTE DI NOTTE

 

Notte di note note di notte
di luna che imbroglia i cani
vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto
e ci cammino
a tempo col rumore della terra che gira
e fornai che fanno il pane di domani
secchi d'acqua che svegliano i balconi
cotti di sole del mattino

in questa notte di ragnatele
di fili notturni sul mio viso
l'alito largo del vento mi segue
annusando i pantaloni
e quante dita stanno acchiappando note
che cadono giù dal paradiso
e le giornate si chiudono
dietro le serrature dei portoni

buona notte ai piccoli dolori
buona notte a tutti i suonatori
buona notte a queste nubi d'inchiostro
buona notte a questo figlio nostro

qui in questa curva di cielo
ed ogni odore è un ricordo
che torna a bruciapelo

e porta via
la sete i giorni sbagliati
per una notte di pace
nei cuori affaticati

notte di note note di notte
tesa come pelle di tamburo
fari che bucan la pazienza dell'aria
cercando di capirmi gli occhi

in questo stesso istante tra la California e il Giappone
c'è chi inventerà il futuro
per tutti gli uomini che passano
sui fogli del mondo come scarabocchi

in questa notte di stelle distratte
sorprese da un'alba che confonde
muri vecchi
che respirano un giovane cielo rattoppato
e un risveglio salato di mare
nei cortili deserti che scavalcano le onde
come qualcosa di rauco
che ti chiedi cos'e' mentre ti è già passato

buona notte ad ogni nota d'argento
buona notte a un sollievo di vento
buona notte a questo silenzio d'oro
buona notte buona notte tesoro

Qui... in questa via di nessuno
mi sto frugando parole
per far sognar qualcuno
Quando verrà dal cielo dove si trova
una speranza di luce una canzone nuova
Qui... in questa notte di note
a guardarmi la vita
dentro le mani vuote
Ma che cos'è mai che mi fa credere ancora
mi riga gli occhi d'amore
e mi addormenterà dalla parte del cuore

 

AMORES EN CURSO

 by Caravan

Amores a horcajadas sobre los muros se agotan de besos
con un ansia dulce y el corazón roto
amores encadenados en las motos van estallando
hacia el mar con el bañador debajo

amores de las últimas filas
que a la salida del cine aún tienen los rostros encendidos
amores de helados de abril
bendecidos por el sol como ropa tendida

amores desganados a la orilla del bar en las lambrettas
que esperan un verano nuevo y azul y otra historia
amores refugiados al fondo de un tranvía de gente que retorna
ojos enredados que se aprenden de memoria

amores de domingo en el centro
ángeles y santos que caen desde iglesias de carbón
amores que el invierno ha encerrado
por tierra ruedan en una canción

amores largos de puestas de sol
se acompañan y se beben excitados las escaleras de un trago
amores de bufandas de lana
inmersos en los caminos de los amores en curso

amores de mar
cuando la piel se encrespa y tiene miedo
son una sola cosa con las estrellas
y el terciopelo de una noche oscura

amores
que nacen cuando nace el viento
que despoja al cielo de los últimos colores
y un día entero que oscurece y que se va más lento

amores
eternos como el agua de las fuentes
y los días son un poco más largos y se sale fuera
para respirar horizontes y montañas más lejanas

amores envasados al vacío en cabinas y un sol
que baja junto a la ficha hablan con las manos
amores ya andados que se arreglan en la oscuridad de los portales
se sacuden la lluvia del cabello como los perros

amores de paredes pintadas
cuando la campana hace volar a los chicos de la escuela
amores en un baile como canguros
corazones mezclados sobre una pista de papel de estaño

amores esfumados en el viento
en coches inflados de música y de noches aceleradas
amores locos que se persiguen
y se tumban a secarse las almas bañadas

amores de nieve
cuando el aire enloquece de blanco
y entre los brazos aquel sentido del amor
que nos consume y nos deja el corazón cansado

amores
cuántos kilómetros de amores en el mundo
un poco equivocados en este tráfico de corazones
tan distintos tan iguales de una vida o de un segundo

amores
que están vivos en este mismo instante
que me confunde en otros días y en otros olores
ahora que no te conozco ahora que tú estás distante

amores
mil millones en el universo
mil millones de estrellas y de dolores
ahora que aún antes de encontrarte quizá ya te he perdido

 

Y AHORA LA PUBLICIDAD

 by Caravan

Tras tu ventana miras fuera
viendo el reflejo de las aceras
la gente que va y viene en la noche

tu madre como tú gente corriente
moviendo los ojos de camello
y ni se resigna ni ya espera nada

una zarza de espinas es tu hermano
analista de las uñas de sus dedos
adormecido y con un aire medio hervido

tu padre un operario de la vida
que al reír se raja el rostro
pálido de ver la tele

tú con ganas de vivir alguna cosa
y cada cosa es ya un recuerdo liso
y ahora la publicidad

tú y tus amontonadas ansias
ojos como círculos de llaves
y ese ánimo entorpecido bajo nieve blanca

tu padre espera siempre cualquier barco
equilibrista en el filo del pasado
y cena junto a un bistec dudoso

tu hermano es un gramófono forzado
un río de pensamientos idos
se mira en una cuchara
y se hace una mueca

tu madre se remienda cada arruga
y una pregunta de dulzura que lleva a la mesa y se va

tú escondida en tu propia amargura
y finges que el mundo es tan bonito
y ahora la publicidad

mas qué día es es todos los días
y una noche cada noche
y esta noche como otras

que se sienta al lado
y no hay ya nada que retorne
qué alegría y sin cerllas
para pegarle fuego a todo

tú en esa espaldera de pajarillos
que se dobla y se ven los anhelos
de tus mañanas y de tus pocos años

tu padre que se frota las mandíbulas
como empanadas en la barba
un cigarro entre los dientes y él habla de cerca

tu madre se levanta de un tirón y sacude
todo el polvo de un día
sin personas ni novedad

tu hermano necio de cuidado da una empujón
a tu corazón volcado como bolsillos vacíos
y ahora la publicidad

hoy ya es casi un siglo de fastidio
y qué se hace mañana y luego
y en estos próximos veinte años

hijos de esperanza
para un instante alegre
en la ciudad de antenas y cielo
y luces grises en los cuartos

y la noche cae por fín del todo
apagando ojos y televisiones
y tras tu ventana miras fuera.

 

 UN NUEVO DÍA O UN DÍA NUEVO...

by Caravan


Bienvenido a este sol
a las habitaciones de todo el mundo
cuando inunda lechos y corazones
que se dan la vuelta por un segundo

un espejo que envejece
mientras se rascan los sueños y el mentón
para recomenzar los caminos
y les acompaña el viento

y hombro con hombro van
en las calles ecos de luz como de vela
camisas silenciosas en la mañana
que se parte en dos como una manzana

sombras de mujeres perezosas
se ajustan las medias y besan coloretes
se apresuran a la vida perseguidas
por un mar de cabellos y de techos

y todos a dar amor
para volver a ayer
para otro corazón
y un montón de pensamientos

y todos en fila
hacia el viento del dos mil
y nosotros al centro
de un fragmento de la vida de la vida
al centro de la vida

bajo este cielo mudo
una escena fija que toma movimiento
y se asoma a las ventanas
mientras tiran suspiros y cortinas

y la gente se alza junta
como cuando hay un gol en el estadio
y se encienden bullicios
y noticias frescas de la radio

cuando los hombres
corriendo aprietan las chaquetas y los pulmones
cada uno y su historia en máquinas
de lata que se persiguen por millones

y las muchachas del tranvía
que escriben mensajes dentro de las botellas
y en el fondo de un diario y sueñan
agarradas a los deseos y a las manillas

y todo el mundo
a volver a salir desde el fondo
e ir adelante
como si empezase el mundo

y todos al lado
y cada uno un poco solo
para decir cuándo
se podrá partir en vuelo

y los muchachos
con chaquetas coloreadas para todos los gustos
rebeldes y un poco desganados van a clase
como se entra en el dentista

los locos enamorados
que viven el más bello de los amores
los ojos desbordados cantan
más fuerte que los motores

y todos ahora
al encuentro de un sueño
que no es el mismo
pero del que tenemos ya necesidad

y todos
nos miramos alrededor
y nos preguntamos si
si éste es un nuevo día
o un día nuevo
un día nuevo
nuevo... un día nuevo

 

 TODO EL FÚTBOL MINUTO A MINUTO

by Caravan


El invierno pasa en un cielo bajo
y un viento que deja huellas viene desde lejos
un perro lo persigue equivocado
lamiendo los muros de la calle
la muchachita tiene una sonrisa crujiente
y un corazón como una granada
y él la sostiene, tiene miedo que se le caiga
la muchachita respira distraída
y se arregla el pelo y los pensamientos
el muchacho le da una calada a la colilla
y luego le da una patada como a una pelota
la mujer se ha puesto su vestido más fino
y un poco más de alegría en los ojos serios
el hombre se ha dejado el bigote
y la corbata se le vuela hacia los hombros
la muchachita
parece colgada de un globo
y en sus mejillas en llamas se le encienden preguntas
la muchacha en el agua hermosa de sus ojos claros
de un mar en la mañana
y entre sus tiernos pulsos
tiembla ya un destino demasiado grande
la mujer mira al hombre
y ve un trozo de su hija
y su antigua forma de llamarse
y de jugar
la muchachita tiene miradas lentas
que le caen desde las cejas
dos pequeñas alas que aprenden a volar
la muchacha se da la vuelta y el vestido
se le pega en las piernas y el seno
él cuenta las palabras en los bolsillos
y su voz suena como tras un cristal
la mujer tiene el mismo olor
y el tiempo le ha dado algún año de menos
se calienta las manos dentro y se queda atrás
la muchachita y sus zapatos ingleses
pisotean un fango de chocolate
en un silencio de chicle que escupe
y prueba a hacer diana
para la muchacha la película se para de golpe
la verdad es agua helada sobre el cuello
y entre los labios secos de cartón
un grito bajo sube desde dentro
la mujer ríe de forma extraña
y le fallan las rodillas
y aprieta el alma
y una vida entera entre los dientes
la muchachita y el muchachito
tienen un deseo que les invade los ojos
y una multitud de besos leves y breves
como cerillas apagadas
la muchacha y su amor
que se le muere entre los brazos
recoge un trozo de dolor
y se le parte el corazón
el hombre y la mujer acariciando un sueño
se acarician la cara
confusos estrechos
en un mismo latido de corazón
y de dos en dos se marchan
dentro de un aire que corta como cristales
en una tarde desnuda
las radios tras las persianas
y "todo el fútbol minuto a minuto"
 

 

DISCOGRAFÍA

 

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